venerdì 29 marzo 2013

la bella e la bestia



Another story


titolo: LA bella e la bestia
pagine:242
Autore: Moon Love
TRAMA


Il chiacchiericcio della gente, le risate e il continuo viavai facevano da sottofondo ad una delle letture preferite di una bella giovane, seduta su di una grande fontana. Gli occhi color nocciola passarono in rassegna ogni singola pagina, sempre più presi e sognanti, cercando d’imprimere così, nella propria mente, ogni scena, ogni sguardo d’amore.
Belle – questo era il suo nome – adorava qualsiasi genere di racconto, soprattutto quelli a sfondo sentimentale; in diciotto anni della sua vita, aveva ormai perso il conto di quanti ne aveva divorati: era una passione a cui non riusciva a rinunciare. Le piaceva rifugiarsi nelle sue fantasie, nel suo Mondo perfetto, senza alcun tipo di problema, solo con un lui ed una lei, destinati a passare insieme il resto della loro vita. Una volta arrivata al' ultima riga, quel “e vissero per sempre felici e contenti” le fece illuminare ulteriormente lo sguardo, prima di richiudere il libro con estrema cura. Non era la prima volta che si addentrava in quella lettura, tutt'altro, ma, ogni volta, le stesse sensazioni l’attraversavano prepotentemente, lasciandola quasi senza fiato.
Avrebbe tanto voluto leggere qualcosa di nuovo, ma, in quel periodo, le era del tutto impossibile, doveva accontentarsi dei testi che era riuscita a racimolare nel corso degli anni: tutto questo per il semplice fatto che non poteva permettersene altri.Nonostante fosse solamente una popolana di un piccolo villaggio francese, era una delle poche ad aver avuto la possibilità di studiare, di farsi una cultura e questo unicamente per merito del suo adorato padre, Maurice, che l’aveva cresciuta da solo dopo la morte di sua madre, venuta meno poco tempo dopo averla data alla luce. Aveva sempre dato il meglio di sé per la sua piccola, compiendo molti sacrifici per permetterle di ricevere un’istruzione adeguata. Erano sempre riusciti ad andare avanti, in un modo o nel’altro, ma non in quel periodo. Per portare un po’ di pane a casa, il poveretto aveva sempre lavorato come inventore e, ultimamente, gli affari non andavano bene per niente. Le richieste per gli strampalati oggetti che produceva erano nettamente diminuite e lui e Belle si erano ritrovati inevitabilmente a stringere la cinghia. La giovane, tuttavia, non aveva mai sofferto eccessivamente per questa loro condizione, l’aveva semplicemente accettata, senza farne un peso al genitore, che, invece, ne stava risentendo parecchio.
Ripensando a ciò, il sorriso scomparve dalle sue labbra carnose, per lasciare spazio ad un sospiro.
Avrebbe tanto voluto essere utile per risollevarlo e dare un contributo concreto, magari cercando un lavoro, ma anche al villaggio c’era una certa crisi e quasi nessuno poteva permettersi dei nuovi lavoratori. In fondo, era normale che il paese si trovasse in crisi: le tasse imposte dal loro Re erano notevolmente aumentate e continuavano a farlo, giorno dopo giorno. Il loro sovrano non era mai stato un grande esempio di magnanimità e, nell’ultimo periodo, si era reso persino più duro nei confronti dei propri sudditi. In giro si vociferava che il suo unico figlio fosse addirittura peggiore di lui in quanto cattiveria e il popolo non poteva far altro che adattarsi a questa situazione, temendo il giorno della salita al trono di quest’ultimo, che, sicuramente, li avrebbe seviziati in mille modi. 
Belle non riusciva a tollerare certi atteggiamenti: avere potere non doveva essere sinonimo di perfidia, doveva essere usato per il bene degli altri. D’altro canto, però, lei non poteva fare assolutamente niente a riguardo, se non ingoiare in silenzio l’amaro boccone. 
Dopo qualche istante, si alzò dalla fontana di pietra, sistemandosi poi l’umile abito azzurro, prima di prendere a camminare verso casa.Una leggera folata di vento le scosse i lunghi capelli castani, legati in una semplice coda di cavallo, e, quasi per caso, lo sguardo le cadde poco più avanti, verso la taverna, davanti alla quale un giovane aitante stava ascoltando annoiato i discorsi di un altro, molto più basso e meno appariscente. La ragazza, una volta identificati i due, si affrettò a girarsi dalla parte opposta, per poi riprendere il proprio cammino, ostentando naturalezza, nella speranza che non l’avessero notata, ma, ahimè, la fortuna non sembrava essere dalla sua parte.Se c’era una persona che Belle non riusciva a sopportare era Gaston.. Era ritenuto il giovane più attraente dell’intero villaggio e, da qualche tempo, aveva messo gli occhi su di lei. Chiunque ne sarebbe stata onorata, ma di sicuro non la nostra francesina. No, lei voleva qualcosa di diverso, voleva un ragazzo sensibile, che la sapesse ascoltare, non quella montagna di muscoli e niente cervello. Le conversazioni con Gaston non erano di certo fra le più interessanti: l’argomento principale era sempre e soltanto lui con i suoi numerosi trofei.Nonostante ciò, Belle aveva sempre cercato di non mostrarsi troppo scortese nei suoi confronti, rifiutando elegantemente le sue avance ogni volta. Purtroppo, però, le era giunta voce che il bel cacciatore voleva chiedere la sua mano e lei, una volta venuta a conoscenza delle sue intenzioni, aveva sempre cercato di evitarlo. Mai e poi mai avrebbe accettato di sposare un tipo del genere, nemmeno se fosse stato l’ultimo uomo sulla faccia della Terra.
puntò sguardo verso l’entrata della cantina, che l’anziano uomo aveva trasformato nel suo laboratorio, e si sorprese non poco nel trovarla chiusa: solitamente, lui era sempre lì a quel’ora. Decise di non dare troppo peso alla cosa e, allora, aprì la porta di legno per entrare in casa. Lo trovò lì, in cucina, con la testa china sul tavolo e lo sguardo sconsolato. Belle si allarmò subito, vedendolo in quello stato.
Non abbiamo più niente, non possiamo più permetterci di pagare le tasse al nostro sovrano e finiremo presto per strada.»A quelle parole, la bella ragazza sgranò gli occhi e
improvvisamente, un’idea attraversò la mente della giovane. È vero, ci avevano già provato, ma solo al villaggio, non altrove. Forse era da pazzi, ma non avevano altra scelta.
«Non al castello.»
Da non molto tempo, girava la voce che, a palazzo, il Re avesse bisogno di nuovi ed efficienti servi. In tanti avevano visto in questa proposta una via di salvezza dalla povertà imminente, ma pareva che fossero quasi tutti scappati, che la vita in quel posto fosse una vera e propria agonia e che, a resistere, vi fossero riusciti solamente i domestici che lavoravano lì da più tempo, forse già avvezzi ai modi di fare poco civili del sovrano e di suoi figlio. Per essere fuggiti, a rischio di essere scovati e uccisi in malo modo, quel castello doveva essere l’inferno in Terra. L’idea di presentarsi lì non allettava per niente Belle, ma si disse che non c’erano altre vie d’uscita. Chissà, forse anche lei sarebbe impazzita, rimanendo in quel posto, ma era certa che avrebbe sofferto molto di più nel’andare in rovina senza aver fatto qualcosa di concreto per aiutare il genitore.
«Non m’importa: ormai ho deciso.»

RECENSUINE


OTTIMO LIBRO DIVERSO DALLA SOLITA STORIA LA BELLA E LA BESTIA: E' AVVINCENTE       SCORREVOLE;BELLO, CON LA VOGLIA DI NON SMETTERE MAI DI LEGGERE E DI SOGNARE SEMPRE UN AMORE VERO CHE FINISCE SEMPRE E VISSERO FELICI E CONTENTI: MA E' PROPRIO VERO CHE LA VITA NON E' UNA FAVOLA.






sabato 16 marzo 2013

l'amico immaginario

L'amico immaginario


TITOLO: L'AMICO IMMAGINARIO
AUTORE: MATTHEW DICKS
PAGINE:383
PREZZO: 10,80
CASA EDITRICE: GIUNTI

TRAMA

Per Max vivere è una faccenda piuttosto complicata: va in tilt se deve scegliere tra due colori, non sopporta il minimo cambio di programma, detesta essere toccato, persino da sua madre che vorrebbe abbracciarlo molto di più. Del resto ha nove anni ed è un bambino autistico. Per fortuna c’è Budo, il suo invisibile e meraviglioso amico immaginario che non lo abbandona mai e da molto vicino ci racconta la sua storia.
Finché un giorno accade qualcosa di terribile: Budo vede Max uscire nel cortile della scuola e sparire nel’auto della signora Patterson, la maestra di sostegno. Lo chiama, gli ordina di fermarsi, lo rincorre, ma è tutto inutile. L’auto sfreccia via e per la prima volta Budo è solo. Da quel momento, di Max non si hanno più notizie. E quando a scuola arriva la polizia per interrogare gli insegnanti, Budo è l’unico a sapere con certezza che la signora Patterson non sta dicendo la verità. Ma nessuno al mondo può sentire le sue parole, nessuno, tranne il suo amico scomparso... Dov’è finito Max? Che cosa può fare Budo per risolvere un mistero più grande di lui e riaverlo con sé?

RECENSIONE

Lo dirò a tutti gli amici immaginari che conosco , chiedendo di dirlo a tutti quelli che conosco loro. Gli dirò di far girare la storia di un amico immaginario all'altro,perché il mondo non dimentichi mai quello che Oswaldo il Gigante e Budo il Grande hanno fatto per Max Delaney, il bambino più coraggioso del mondo, perché è diverso da qualsiasi altra persona al mondo , gli altri bambini lo prendono in giro per questo. La sua mamma cerca di farlo cambiare e il suo papà lo tratta come se fosse qualcun altro.Persino le sue maestre lo trattano in modo diverso, e certe volte non sono tanto gentili. Anche la signora Gosk: lei è perfetta , ma anche lei lo tratta in un modo particolare. Nessuno tratta Max come un bambino normale, ma tutti  vorrebbero che fosse un bambino normale, invece di essere se stesso. E nonostante questo Max continua ad alzarsi dal letto tutte le mattine e ad andare a scuola e al parco e pure alla fermata dell' autobus.   



venerdì 15 marzo 2013



TITOLO: VANISH LA TRADITRICE
AUTRICE: SOPHIE JORDAN
CASA EDITRICE: PRIMME FREEWAY
PAGINE:169
PREZZO: 14,85


TRAMA

Jacinda ha tradito il suo clan draki per amore di un cacciatore. Ha rivelato la sua natura trasformandosi in drago proprio davanti agli avversari di sempre, uomini capaci di ogni malvagità. Era l’unica cosa da fare per salvare la vita a Will, il suo amore, il suo nemico. Senza l’intervento di Cassian, il principe ereditario, Jacinda sarebbe finita peggio che morta, e di fronte a un gesto simile, nessuna ragazza può restare indifferente. Il compromesso è stato abbandonare Will e tornare a vivere nel clan, ma non più come futura regina. Nessuno parla a una traditrice, nessuno vuole avere a che fare con lei, nessuno la capisce. Nemmeno la sorella gemella, perdutamente innamorata di Cassian. Tutto si complica quando Will supera le barriere protettive del clan per ritrovare Jacinda e, senza saperlo, si porta dietro la sua famiglia. Tutti cacciatori, dal primo all’ ultimo. Il secondo capitolo di una trilogia YA dedicata a creature misteriose ed affascinanti.



RECENSIONE

Ottimo libro, che mi ha affascinata moltissimo, mi ha fatto amare i draghi anche se sono creature fantastiche. Mi ha colpito la sorella minore perché è molto potente  e sa amare e perdonare. Non vedo l' ora di leggere il continuo, perché sarà un'avventura travolgente.... Non posso dire altro clamoroso.

                                                                                                     









Titolo: Una lontana follia
Autrice: Kate Morton
Prezzo: 14,00
Pagine: 567
Casa editrice: Mondo libri

Trama
Edie Burchill ha un'anima appassionata e un bruciante amore per i libri. Sua madre Meredith, è invece una donna fredda, scostante e silenziosa, sempre assorta in pensieri che solo lei conosce. Un giorno arriva una lettera con il timbro di cinquant'anni prima: sulla busta, l'indirizzo di Milderhust Castle, la dimora di campagna dove Meredith, sfollata da Londra, trovò accoglienza quando aveva tredici anni. Di fronte a quella busta ingiallita dal tempo, Meredith è sconvolta. Edie comprende che sua madre nasconde un segreto e comincia un viaggio nel suo passato, un viaggio che inizia proprio dall'imponente castello ormai in rovina, con il suo giardino vasto e impenetrabile, dove Meredith ha vissuto i giorni che hanno segnato il suo destino. 
Il castello è ancora abitato dalle tre figlie del famoso scrittore Raymond Blythe, allora giovani e bellissime, con una vita piena di promesse davanti a sé. Ma di quelle promesse la vita non ne ha mantenuta nessuna, e loro oggi sono solo tre ombre, destinate a vagare senza pace tra i corridoi del castello. Un luogo che, scoprirà Edie, porta impresso il ricordo di un incendio rovinoso, e di una morte che non ha mai trovato un senso. 
Solo immergendosi nei misteri di Mildershust Castle, Edie potrà liberare sua madre da ciò che la opprime. Imparando, finalmente, a volerle bene.


RECENSIONE

Ottimo libro pieno di misteri legati al passato, e anche qui si fa riferimento a dei fatti accaduti nella storia nel 1940/ 1941, dove molte famiglie fecero partire i loro figli in campagna, che vennero ospitati, c'è chi è stato fortunato come ad es Meredith,ma altri bambini no. E questo libro è un giallo pieno di colpi di scena, ma è anche un libro di amori travagliati. Cari lettori leggetelo perchè rimarrete di stucco.

tu contro di me



 Tu contro di me



TITOLO: TU CONTRO DI M
AUTRICE: JENNY DLOWNHAM
CASA EDITRICE: MONDO LIBRO
PREZZO:18,92
PAGINE: 382


TRAMA


Due normali famiglie inglesi, una povera, i McKenzie, l’altra ricca, i Parker. Michael McKenzie è un ragazzo mite e sensibile. Lavora in un pub, ha due fratelli, una madre depressa e alcolizzata e un problema da risolvere: sua sorella Karyn è stata violentata da Tom Parker, che è stato arrestato ma subito messo in libertà vigilata grazie ai soldi e alle conoscenze del padre. Mikey vuole vendicarsi, come minimo riempire Tom di botte facendosi aiutare da Jacko, il suo amico del cuore.
Ma a casa dei Parker si festeggia il rilascio di Tom: non c’è nulla da fare. Eppure no, qualcosa c’è: lo sguardo che Michael scambia con Ellis, la sorella minore di Tom. È amore a prima vista, anche se Ellis non sa nulla di Michael, e lui nulla le rivela di sé. Cerca piuttosto di carpire informazioni su Tom, mentre Ellis deve fronteggiare la cattiveria delle compagne di scuola e Karyn va in crisi.
Ma alla fine Ellis scopre chi è veramente il suo innamorato. Non c’è più tempo, è lei ora a dover prendere una decisione: quella di dire finalmente la verità, tutta la verità su quella maledetta storia che ha rovinato la sua famiglia e quella di Michael.

RECENSIONE
OTTIMO LIBRO, BELLO TRAVOLGENTE CHE TI CONQUISTA, UN AMORE TRAVAGLIATO; SPLENDIDO; CHE TI LASCIA SENZA PAROLE; ELLIS CORAGGIOSA CHE DEVE SCEGLIERE FRA L'INNOCENZA DEL FRATELLO O SALVARE LA SORELLA DEL SUO INNAMORATO E SARA' IN DUE FUOCHI......






Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico

Titolo: Storia  di un gatto e del topo che diventò suo amico
Autore: Luis SepùLveda
Casa editrice: Ugo Guanda
Prezzo: 8:50
Pagine:75

TRAMA
A Monaco , Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix, con cui a un legame molto profondo.Raggiunta l'indipendenza dai  genitori, Max  va a vivere da solo portandosi dietro l'amato gatto. Il suo lavoro, purtroppo, lo porta spesso fuori casa e Mix, che sta invecchiando e perdendo la vista, è costretto a passare lunghe ore in solitudine. Ma un giorno sente provenire dei rumori dalla dispensa e intuisce che deve esserci un topo.....

RECENSIONE

Un'altra grande storia di amicizia che farà appassionare 1.0000 di lettori. Io sono una che fa parte di questi 1.0000 di lettori che si è appassionata a questa semplice storia che parla di una meravigliosa amicizia tra un topo e un gatto. E questa storia fa capire che tramite l' amore e l'amicizia si può cambiare  il mondo guardandolo in un modo diverso....



Romeo e Giulietta




Titolo: Romeo e giulietta
Autore: Wiliam Shakespeare
Pagine: 126
Prezzo: 3,90


Trama
Quella di Romeo e Giulietta è la storia d'amore più famosa e più conosciuta di sempre, quella dell'amore per affetto osteggiato dalla società, e nel tempo ha avuto numerosissimi adattamenti letterali, televisivi, cinematografici, artistici e musicali. scritta ne 19594 e il 1596 la tragedia di Wiliam Shakespeare racconta lo sfortunato amore di Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, appartenenti a due famiglie della Verona rinascimentale rivali da sempre all'ombra del'oro odio sboccia l'amore tra i due giovani: Un amore puro e sincero, tanto più forte in quanto avversario dai familiari. Tutta via, " nati sotto contraria stella" Romeo  e Giulietta dovranno scontrarci con circostanze funeste e un destino beffardo e crudele che li porterà alla morte. I due infelici amanti saranno cosi finalmente uniti e ciò che la luce del giorno aveva negato ai due innamorati verrà invece concesso dalla notte eterna; non sanno il loro amore e la celebrazione del loro matrimonio a unire le famiglie dei Montecchi e dei Capuleti, ma la disperazione della morte.Questo dramma ha origini medievali, ma si ritrova analoghe vicende di amori osteggiati già nella letteratura antica, tutta via in Shakespeare ha assunto nuovi significati e una più profonda  ricchezza: solo lui ha saputo far assurgere a livello di mito questa tragica storia di amore e di morte.

RECENSIONE

E' un libro pieno di poesia e metafore, d'amore ma anche pieno di odio. Questo racconto parla di un amore travagliato che non ha il finale e vissero felici e contenti, finisce in tragedia. E solo con la tragedia si riuniscono i due giovani sposi. Una triste pace porta con se questa mattina. il sole addolorato non mostrerà il suo voto. Andiamo a parlare ancora di questi tristi eventi. Alcuni avranno il perdono, altri un castigo, che mai vi fu una storia cosi piena di dolore come questa di Giulietta e del suo romeo.


io e marie


Titolo: Io e marie
Autrice: Ponna Sharp
Casa Editrice: 76 ex libris edizione El
Prezzo:8:00
Pagine: 137
Per chi lo può  leggere: per ragazzi a partire dai 13 anni

TRAMA
Marie,sedici anni, dopo  la morte del padre si sente diversa, psicologicamente fragile e insicura, mentre intorno a se il mondo continua a girare con apparente indifferenza. Combattuta fra il desiderio di essere accettata dagli altri ( la madre,la scuola, i coetanei) e l'incapacità di comprendere la facilità  e la vicenda di senso di ciò che la circonda,Marie apprenderà a poco a poco " la necessità di poter lottare contro lei disavventure della vita e di trovare un senso nel diventare adulta". Un educazione sentimentale narrata con forza in solita in prima persona, un racconto intimo di formazione capace di rendere con passione la complessità  dei moti dell 'animo .Di chi giorno dopo giorno, deve imparare a crescere.

RECENSIONE
Marie è una ragazza di 16 anni diversa dai suoi coetanei . Dopo la morte del padre non è più la stessa perché ha perso l'unica persona che la capiva. La madre vuole che faccia successo nella vita ma sopratutto che sia brava a scuola e che prenda ottimi voti in tutte le materie scolastiche. Marie non è sola ha una sua migliore amica è come sorelle. Crescendo Marie si accorge che la sua amica è come tutti gli altri che vuole diventare popolare  e hanno pensieri diversi e Marie si sente ancora più sola , le due amiche si allontanano. Marie non è insicura come lei crede è molto forte e coraggiosa e questi due lati di se li scoprirà in una festa......Questo romanzo parla di un'amicizia e un amore che sboccerà fra un ragazzo di scuola.




qui non ci sono bambini





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Titolo: QUI NON CI SONO BAMBINI UN INFANZIA AD AUSCHWITZ

Autore: Thomas Geve
Prezzo:24,00
Casa Editrice: Einaudi

TRAMA
A tredici anni il desiderio di esplorare e conoscere il mondo ti fa spalancare gli occhi,stupiti e avidi, sulla realtà che ti circonda: ma cosa succede quando il tuo unico, insuperabile orizzonte è quello dell'olocausto, dell'umiliazioni quotidiani e sistematica?"Sono nato ne 1929  e nel 1933 i nazisti prendono il potere: l'unico ricordo e la persecuzione"ThomaS Geve ha tredici anni quando, quando nel 1943, viene deportato ad Auschiwtz. Solo perché ha l'aria di essere un po più grande della sua età,Thomas viene assegnato ai lavori forzati:nella logica folle e rovesciata  del campo è una fortuna perché:" i bambini sotto dei 15 anni vengono direttamente alle camere a gas".Nonostante le quotidiane violenze, un lavoro che è solo tortura, la scientifica e continua offesa, alla dignità umana, Thomas sopravvive :l'11 aprile del 1945 le truppe alleate irrompono nel campo e liberano i prigionieri. Allora fa qualcosa di unico nella storia delle testimonianze dei sopravvissuti. Per conoscere la memoria dell'inferno e raccontare ai genitori ciò che ha visto (non sapendo ancora che la madre internata come lui non è sopravvissuta), sceglie di fare quello che ogni bambino ha sempre fatto: inizia a disegnare.Si procura delle matite colorate, un bene prezioso e inarrivabile durante i giorni della prigionia, e trasforma i moduli e dei formulari dell SS nei 79 disegni che compongono questa raccolta ( e solo più tardi, anni dopo qualche essenziale parola di commento).Ogni traccia, per quanto flebile, di vita, ogni manifestazione, per quanto spaventosa, dell'orrore, viene registrata dei disegni di Thomas.Con il tratto semplice e stilizzato della sua età ma con l'attenzione per il dettaglio del futuro in genere, Geve dà vita a un documento di una bellezza straziante nel tentativo di sfidare l'abisso con lo sguardo, e le matite, di un bambino.


RECENSIONE

Questa è una raccolta dei disegni dell'orrore, disegnati da un bambino che ha visto l'orrore, la disperazione, e le violenze subite non solo dagli SS ma anche dai Kapo( erano capi che comandavano i prigionieri nelle mansioni stabilite e se un prigioniero non faceva bene il loro lavoro venivano puniti. Però nemmeno i Kapo se la passavano bene se mancava un prigioniero nella sua baracca veniva ucciso da un ufficiale delle SS).Quando ho letto e visto questi disegni ci sono rimasta perché non mi sembra giusto che un bambino abbia visto cose che non si possono spiegare, e subito cose che non si possono capire e concepire. Ma  ahime succedono tuttora violenze,guerre. Mi sono posta una domanda: come può un uomo uccidere un suo fratello?.
















Titolo: Il piccolo Principe
Autore: Antoine De Saint-Exupèry
Casa Editrice:Tascabili Bompiani
Prezzo: 7:00
Pagine:125

TRAMA
" Sei anni fa ebbi un incidente con il mio aereo plano nel deserto del Shara .Qualche cosa si era rotto nel motore, e siccome non avevo con me  ne un meccanico, ne dei passeggeri, mi accinsi da solo a cercare di riparare il  guasto.Era una questione di vita o di morte,perché avevo acqua da bere soltanto per una settimana......Potete immaginare il mio stupore di essere svegliato all'alba da una strana vocetta: " mi disegni, per favore, una pecora?..... e fu così che feci la conoscenza del Piccolo Principe ."

RECENSIONE

Il Piccolo principe arrossisce, è un bambino che non risponde alle domande, ma a qualcuna arrossisce .." E  quando arrossisce , significa si,vero?.. Il Piccolo Principe è un racconto autobiografico. Questo libro è stato dedicato a noi adulti, e per farci guardare con gli occhi di un bambino.Fa capire che noi adulti siamo strani non abbiamo più tempo per fare le cose più semplici come rispondere a delle domande, non ci riesce a disegnare una pecora, o disegnare una casa per la pecora e ci fa capire che non abbiamo più  tempo per giocare, o per navigare con la fantasia.... E per un gesto,un disegno una frase che fa un bambino che per noi non ha senso ma per lui ce l'ha.
Una frase che mi è piaciuta è questa:" come per me tutto cambia nell'universo se in qualche luogo, non si sa dove, una pecora che non conosciamo ha, si o no, mangiato una rosa. Guardate il cielo e domandatevi ; la pecora ha mangiato o non ha mangiato il fiore?E vedrete che tutto cambia..




Notre dame


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Titolo:  Notre - dame de Paris
Autore: Victor HugoU
Pagine: 593
Prezzo:3,90

TRAMA
 Una tribù di zingari (della quale fa parte Esmeralda) si è stabilita nella periferia diParigi occupando un territorio preciso chiamato La Corte dei Miracoli. I gitani incantano la popolazione del luogo con trucchi e magie cercando contemporaneamente di guadagnarsi da vivere, spesso derubando o raggirando la gente.
Quasimodo, un giovane uomo deforme e di mostruosa bruttezza suona le campane della cattedrale di Notre Dame. Nonostante tutti provino disgusto e paura nei suoi confronti, Quasimodo (più comunemente detto Il gobbo di Notre Dame) è di animo buono ma non lo manifesta. È triste per il fatto di essere diventato sordo a causa della continua esposizione al suono delle campane. La sua sordità e l'assenza di persone con cui parlare lo rendono anche muto. Solamente il suo "padrone", l' arcidiacono Claude Frollo, comunica con lui tramite un linguaggio a gesti. Frollo lo aveva salvato da bambino, quando, abbandonato dai genitori per il suo aspetto deforme, era stato portato in chiesa per essere venduto, o nel peggiore dei casi, ucciso.
Frollo si invaghisce della zingara Esmeralda, che è solita danzare tra le vie di Parigi, in particolare davanti alla grande cattedrale. A causa della sua posizione religiosa e dei suoi princìpi morali che lo portano a detestare profondamente tutti i gitani, Frollo non può manifestare i suoi sentimenti e, per questo motivo, decide di rapire la fanciulla con l'aiuto di Quasimodo. I suoi piani tuttavia vanno a monte perché il capitano delle guardie di Parigi, Phoebus de Châteaupers, li coglie sul misfatto, salvando così la ragazza. Quest'ultima si innamora perdutamente del suo cavaliere.
Quasimodo viene invece fustigato ed Esmeralda è l'unica che provi pietà per lui e che lo disseti durante l'esecuzione. Quasimodo se ne innamora perdutamente.
In seguito al "salvataggio" della piccola zingara, il capitano Phoebus la nota fra canti e balli gitani nelle piazze di Parigi e riesce a strapparle un incontro serale. Phoebus, che appariva dapprima eroico e galante, si rivela semplicemente un uomo in cerca di dolce compagnia e privo di sentimenti. Dà infatti appuntamento alla ragazza in una squallida camera affittata ad ore e la seduce. Esmeralda, dapprima insicura ed impaurita, credendolo innamorato di lei, sta per cedere al volere dell'uomo per paura di perderlo.
In quel momento però entra in scena Frollo che si era prima inoltrato nella stanza con Phoebus stesso, dopo averlo pregato di poter assistere al suo incontro con la ragazza. L'Arcidiacono, nascosto dentro l'armadio, non riesce a trattenere la sua immensa gelosia dovuta alla passione per la zingara, esce all'improvviso dal suo nascondiglio pugnalando alle spalle il capitano e si getta dalla finestra lasciando la giovane da sola con il corpo privo di sensi di Phoebus.
In una situazione del genere la colpa va certo alla ragazza che viene definita un'assassina. A questa accusa si aggiunge quella distregoneria dovuta alla testimonianza della padrona dell'alberghetto in cui si era svolta la vicenda, che afferma di aver visto entrare tre persone in quella stanza e non due. Lo scomparso (Frollo), dato anche il suo aspetto molto sinistro, viene creduto il demonio e lei la sua aiutante.
La zingara viene imprigionata ed interrogata, ma lei, convinta che il suo Phoebus sia morto, non dice niente se non qualche vaneggiamento sul suo profondo amore per il cavaliere. Si arriva dunque al punto della tortura e qui Esmeralda in preda alla disperazione confessa di aver assassinato l'uomo e di aver aiutato il demonio.
Nelle segrete della prigione Frollo la va a trovare offrendole un accordo: se Esmeralda gli si concederà egli le salverà la vita. Esmeralda, apprendendo che è Frollo ad aver tentato di uccidere Phoebus rifiuta sdegnata. Viene condannata all'impiccagione. Tuttavia quando la processione che dovrebbe portarla alla forca passa davanti alla cattedrale di Notre Dame, Quasimodo la rapisce e la porta in chiesa dove gode del diritto d'asilo.
Davanti alla chiesa si raduna una grande folla di zingari che chiede la grazia per la zingara. Tuttavia sia Quasimodo che il re (Luigi XI), fraintendono le richieste della folla, credono che essa chieda l'esecuzione. Il primo lancia pietre e sassi e il secondo invia i gendarmi per sedare la rivolta e giustiziare la "strega". Avutane notizia, Frollo, senza svelare la sua identità, la fa uscire da una porta sul retro e la fa navigare lungo la Senna. Li si svela e le rinnova le sue profferte. Esmeralda rifiuta ancora e Frollo furioso la consegna ai gendarmi. Nella fuga Esmeralda, mantenuta la sua purezza, ritrova la madre perduta nella reclusa della Tour Rouland che tanto l'odiava quando la vedeva danzare: ella odiava gli zingari in quanto gli avevano portato via anni addietro la sua bambina, non sapendo che la bella danzatrice era proprio la sua figlia perduta. Da questa inaspettata scoperta tenta di proteggerla, invano, dal suo tragico destino. Esmeralda viene impiccata, la madre tenta di impedire l'accaduto e perde la vita anche lei. Frollo assiste all'esecuzione da una delle torri della cattedrale provando un piacere sadico. Quasimodo in preda alla rabbia scaraventa Frollo dalla torre, uccidendolo. Phoebus, totalmente disinteressato alla vicenda e senza alcun senso di colpa, si sposa con Fleur-de-Lys, una ricca ragazza di città.
Esmeralda, in seguito all'impiccagione, viene portata in una sorta di cimitero e Quasimodo, innamorato, si lascia morire accanto al suo corpo senza vita. La scena (denominata significativamente "Il matrimonio di Quasimodo") è forte e ci viene presentata con queste parole dall'autore:
RECENSIONE
Ottimo libro. L'autore usa una scrittura difficile, con alcune frasi in Latino.Leggendo questa storia ho riflettuto su una domanda che cosa è l'amore?. Ho capito più l' amore di Quasimodo  che prova per la bella egitana, ma mai corrisposto perché era un  povero diavolo, zoppo, cieco da un occhio, sordo e con una gobba. E lei povera innamorata di Phoebus che non l'amava la voleva solo il suo corpo come l'anima dannata di Frollo. Esmeralda  muore a 16 anni vergine, senza amore e il suo obiettivo era di trovare la sua famiglia e amare con tutta se stessa  Phoebus. mentre moriva l'Esmeralda pronuncia il nome del suo amore. Cari lettori leggete il libro anche se è pesante difficile ma pieno di poesia.

FRASI
Si ti amo, angelo della mia vita, il mio corpo il mio sangue, la mia anima. Tutto appartiene a te,tutto per te, ti amo e non ho amato che te.

L'amore è come l'albero, nasce da se, mette profonde radici in tutto il nostro essere e spesso continua a verdeggiare su un cuor in rovina.E quel che ancor più inspiegabile  è che più quella passione è cieca, più tena le.Essa non è più solida di quando n ha in se alcuna ragione.

Poesia

non guardare, la faccia
Fanciulla, guarda il cuore
il cuore di un bel giovane è spesso deforme.
Vi sono cuori ove l'amore non si conserva.
Fanciulla, l'abete non è bello,
non è bello come il pioppo,
ma conserva il suo fogliame d'inverno.
Aime! a che pro di questo?
Quello che non è bello ha torto d'essere;
la bellezza ama solo la bellezza,
aprile volta le spalle a gennaio.
La bellezza è perfetta
la bellezza può tutto
la bellezza è la sola che non esiste a metà.
Il corvo non vola di giorno
il gufo non vola che di notte
il cigno vola di di giorno e di notte.


La voce umana è una musica per l'orecchio umano.





Non avevo la stella. La testimonianza di una bambina deportata per errore



Titolo: Non avevo la stella la testimonianza di una bambina deportata per errore.
Autrice: Marisa Erico Cantone
Prefazione: Di Aldo Cazzullo
Pagine:332
Copertina:in copertina foto archivio USHMM.


TRAMA
" Due bambine si accostarono a parlarmi in Tedesco. Una delle due chiese perché non avessi anch'io una stella cucita sul vestito.Rimasi perplessa a quella domanda e naturalmente non fui in grado di fornire una risposta.Quando ritornai alla baracca, chiesi a mia madre come mai non avessi la stella gialla come quelli dell'altra parte del campo. Mamma sembrò imbarazzata, ma senza esitazione alcuna mi ripose:"Sarà perché non siamo ancora abbastanza importanti, Quando lo diventeremo, ne daranno una anche a noi",L'indomani mi azzardai a spiegare la cosa alla ragazzina ebrea: restò pensierosa per un istante, ma poi il suo sguardo si illuminò al idea di essere "importante".Quando tempo dopo seppi il significato della stella gialla applicata sul vestito, mi resi conto che ai bambini gli adulti non avevano rivelato il triste destino a cui quel simbolo era collegato".

Un papà. una mamma e una bambina di otto anni. La storia di una famiglia travolta dagli ultimi, terribili avvenimenti della Seconda guerra mondiale.La partenza  da Maestre per i Sudeti al fine di ricongiungersi con i parenti di lingua Tedesca della madre;un in equivoco burocratico, le vicissitudine della sopravvivenza nei campi di transito e di sterminio dell'Europa Centrale, l'arrivo dei territori cechi occupati dal 3 Reich, il lavoro forzato e finalmente il rientro in Italia, con mezzi di fortuna, dopo la Liberazione, sono osservati in questo libro con gli occhi di una bambina che voleva avere anche lei una stella cucita sul vestito, come i bambini ebrei nei lager.

RECENSIONE

Cari lettori è un bel libro commovente e pieno di speranza. Che nei lager la speranza serviva per sopravvivere.Questa famiglia non era ebrea, ne partigiana , ne politica, ne zingara, era una famiglia italiana che aveva un cognome normalissimo "Worfel". ma non si sa come il nome viene modificato e i tedeschi pensavano che erano imparentati con lo scrittore ebraico che si chiamava: "Franz Werfel". La loro vita cambiò invece di raggiungere i loro parenti furono mandati nei campi di concentramento a lavorare e a subire violenze inaudite dal SS. Dopo aver letto questo libro ho scoperto un può di tasselli che mi mancavano ed ho un po' di risposte.  Ora so di perdonare i soldati tedeschi perché dovevano eseguire i compiti senno venivano fucilati. Era un circolo dell' inferno comandato solo da una persona mandata dall'inferno.
Riprendo una cosa tratta da libro:
Sono trascorsi più di sessant'anni dalla deportazione e pur non essendomi mancate nella vita le più belle soddisfazioni che potessi augurarmi, non sono mai riuscita a cancellare l'invisibile cicatrice che mi porto dentro.La mia vicenda in un piccolo filo, intrecciato nell'immensa trama della storia con la S maiuscola. Tuttavia, se qualcuno nel leggerla riuscirà ad avere una pallida idea della drammaticità di quei tempi bui, provando solo piccolo trasalimento nel realizzare quanto sia stato doloroso e disumano ciò che accade a milioni di persone innocenti, non avrò speso invano il mio tempo.Se poi uno dei fanciulli con il pigiama a righe e con la stella gialla sul petto, che ho visto scalpicciare a piedi nudi sul fango gelato al di là di un filo spinato, fosse miracolosamente scampato alla morte e avesse occasione di scorrere queste pagine , gli ricordo che ero io la bambina dalla mantellina rossa, quella che non aveva la stella, ma che era riuscita a farlo sorridere qualche istante grazie a una marionetta di lana marrone, delle fattezze di una piccola scimmia.
Un altra cosa che mi ha colpito è quando la piccola nel lager fa amicizia con gli intellettuali che per i tedeschi era una brutta razza e lei parla a loro dicendoli:" Le razze non esistono per noi umani, ma la razza esiste solo per gli animali." Questa frase l'ho imparata dalla maestra che si chiamava Cirillo.




MAX E IMPORTANTE





Max è importante






Titolo: Max è importante
Autrice:Laura Jaffé
Casa Editrice: Tea
Pagine:117
Copertina: Fotografia di Max

TRAMA

Dopo i terribili mesi successivi alla nascita, Max cresce come gli altri bambini,ma si muove male, si spaventa per niente, piange e grida, non vuole mai cambiare le sue abitudini. Non parla e forse non parlerà mai. Per Laura, il silenzio di suo figlio è il di dolore  più grande. Un dolore che l’ha spinta a inventarsi la voce di Max, a far finta che lui parli per dire quello che pensa. Non è nato un libro a due voci, un racconto coraggioso, sincero, straziante, magico.

RECENSIONE

Questo libro fa capire le difficoltà di una famiglia che si prende cura di un bambino Autistico. Max non posso considerarlo bambino perché è dovuto crescere troppo in fretta, troppe difficoltà nella vita ha incontrato. E l’unica cosa per ritornare bambino era chiudersi nel suo mondo dove non vuole mai uscire perché non vuole crescere, perché alla fine per avere solo sette anni ha dovuto combattere contro la sua malattia e migliorare per gli altri che lo volevano come tutti gli altri. Ma in realtà Max è un bambino combattivo, problematico, ma molto speciale. 









Il fantasma di Canterville. Audiolibro. CD Audio






Titolo: Il fantasma di Canterville e altre storie
Autore: Oscar Wilde
Casa Editrice: Oscar mondadori
Prezzo:8:00
Pagine:201

TRAMA
Il racconto si svolge in Inghilterra alla fine del'ottobre. Hiram Otis è un politico americano che seguendo la moda dell'epoca, acquista un castello inglese per trascorrervi le vacanze. La famiglia Otis è composta oltre che da Hirman, dalla moglie Lucrezia,ex bella  ragazza della creme americana, dal figlio maggiore washington, molto attaccato al denaro, da virginea, timida sedicenne e dai due terribili gemelli Tim e Tom. il castello acquistato dagli Otis è naturalmente infestato dal fantasma si sir Simon, scorbutico nobiluomo del tardo 500, costretto a passare l'eternità tra le mura del castello finché l'antica profezia nn verrà compiuta. Questa profezia riguarda una giovane  dell'animo puro che dovrà versare lacrime per un peccatore. Subito si crea tra gli Otis e il fantasma una sorta di ostilità fatta di scherzi e trucchi più o meno macabri. in particolare il motivo del contendere è la macchia di sangue sul tappeto del Salon. Questa macchia è il ricordo di dove cadde la sposa di Sir Simon, Lady Eleanore, uccisa dal marito in un momento di collera perché incapace di attendere alle faccende domestiche. Washinghton è un fautore del super smacchiatore Pinkerton, e con questo si adopera per detergere la macchia. A nulla valgono gli avvertimenti della governante, Mrs.Umney. La macchia puntualmente ritrovata.Mentre la famiglia stabilisce legami di buon vicinato con i nobili local, Virginia passa molto tempo tra le mura del castello, in compagnia della governante. E' l'unica cui sembra di importare realmente della sorte di Sir Simon e anche l'unica che veda in lui del buono. trascorre di verso tempo e il castello subisce modifiche sostanziali perde quel suo stato di lugubre residenza inglese e diventa una compagnia americana, con tendine enciclopedie colorate.Il fantasma, da tempo vittima degli scherzi dei terribili gemelli , si fa vedere solo una sera alla settimana, cercando di sfuggire alle angherie dei familiari diVirginia. Virginia è stata fidanzata con un nobile del vicinato, lord Canterville, ma non l'ha ancora visto. Un giorno, durante l'assenza dei suoi familiari, la ragazza trova un passaggio segreto che la conduce alla cripta dove fu murato Sir Simon. Da qui nasce un rapporto compassionevole col fantasma che porterà la giovane a versare lacrime per l'anima tormenta del fantasma e a compiere la profezia .

RECENSIONE
Questo racconto non fa paura ma fa ridere e fa tenerezza e ti affascina  per questa profezia che solo una fanciulla con l'animo puro riuscirà strappare una preghiera dalle labbra di un peccatore se lo sterile mandorlo darà il suo frutto, e se una fanciulla donerà le sue lacrime la profezia si annullerà e il fantasma sparirà .Simon mi fa molta tenerezza è un'anima dannata che vuole cercare solo un po' di pace ma ai gemelli piace rovinare la tranquillità del fantasma. Ma l'unica che può capire il fantasma è la piccola virginea.

il destino della sirena


AutriceL: Tera Lynn Childs
Pagine: 280
Prezzo: lo letto sul Kobo      
                                                      TRAMA


Il destino della sirena
Lily ha fatto la sua scelta : per amore di Quince , è pronta a rinunciare al trono di Thalassina. tutta via la giovane principessa non vuole abbandonare per sempre nè il suo popolo nè il padre , e decide quindi d'impegnarsi al massimo per superare i test d'ingresso dell'università,diventare una biologa marina e aiutare , seppur da lontano, il suo regno. Un obbiettivo tutt'altro che semplice da ragiungere , visto che la scuola sta per finire e che le materie da studiare sono moltissime. Forse troppe. E, come se non bastasse , a turbare le sue giornate ci pensa l'arrivo di Dosina , la cugina pestifera , che stavolta deve proprio aver combinato qualcosa di molto grave se re palumbo- il padre di Lyli- l'ha punita con l'esilio sulla terra ferma e con la revoca di tutti i poteri magici .Dosina infatti non ci mette molto a creare guai , prima seminando zizzania tra la cugina e Quince, poi seducendo l'ingenuo Brody, il primo amore di Lily.In una disperata corsa contro il tempo,la principessa sirena dovrà cosi far fronte un vortice di eventi catastrofici che metteranno in pericolo  non solo il suo futuro, ma anche e sopratuttoil suo rapporto con l'adorato Quince.


Recensione
Ottimo libro, e Talasina come la descrive è meravigliosa, ti fa sognare. Secondo me Dosina non è cattiva è solo problematica, per il suo passato e per il suo odio per gli uomini.  La scrittrice usa un linguaggio semplice non metafore. Non ho trovato  frasi che mi sono piaciute, ma mi piace come descrive l'amore tra Quince e Lily. E l'autrice mi ha fatto innamorare di Quince, un ragazzo bello, moro, muscoloso, dolce e sensibile, adulto,che fa l'uomo di casa, studia e lavora, e i soldi gli porta a casa. Non vedo l'ora di leggere il continuo e riabbracciare Quince. Perché il destino della sirena perché la nostra principessa prenderà una decisione che le cambierà la vita. Ma che succederà a Quince e a Lily.

il cimitero dei vangeli segreti



978-88-541-3339-6




Titolo: IL CIMITERO DEI VANGELI SEGRETI
Autore: TED DEKKER
Pagine: 322
Casa editrice: Newton compoton editori


TRAMA

A quindici anni sua madre e le sue sorelle sono state trucidate sotto i suoi occhi. La guerra tra serbi e bosniaci non conosceva pietà e non risparmiava nessuno: anche lui è stato a uccidere chi ha annientato la sua famiglia. Poi si è trasferito in America, è diventavo  sacerdote e ha cercato di ricominciare. Ma per Denny Hansen il passato e troppo carico di odio per poter essere dimenticato.E ci sono peccati che neppure un uomo di Dio può perdonare. Danny segue gli stupratori, i pedofili, gli assassini. Li rapisce e li tortura ma lascia a loro una possibilità di redenzione. Se rifiutano , Danny è pronto a ucciderli per far giustizia.Anche Renee Gilmore è una vittima. La droga ha distrutto la sua vita, pericolosi criminali le danno la cacci.Un giorno sulla sua strada appare Lamont un uomo potente e protettivo, che la salva da chi vuole uccidere e sembra offrirle finalmente tranquillità e amore. Per la prima volta Renee si sente al sicuro. Ma la pace che ha conquistato è forse l'inizio di un nuovo inferno? Renee e Denny sono destinati a incontrarsi spinti della stessa pulsione: il desiderio di giustizia e di vendetta. Un istinto che può trasformare una vittima in un carnefice. Ma fino a dove può spingersi l'uomo per difendere il bene? E se fosse  il male l'unica arma per porre rimedio al male?.

RECENSIONE
Il cimitero dei vangeli segreti è un libro triller, il titolo non è inerente alla storia, perché il libro parla di due persone che devono uscire dal' inferno, da  una parte il prete che si deve vendicare della sua famiglia anche se le persone che uccide non sono legate alla sua storia personale. L'altra parte renne orfana che vive per la strada è tossica dipendente che deve scappare dai suoi carnefici, incontra quest' uomo che si pensa che sia una persona per bene ma non sarà così.questo romanzo oltre al mistero parla anche d'amore verso dio e verso gli essere umani anche se è un tipo d' amore contraddittorio
Una frase che mi è piaciuta è:  non giudicate, per non essere giudicati.


ho sognato la cioccolata per anni



Ho sognato la cioccolata per anni

Titolo: Ho sognato la cioccolata per anni
Autrice: Trudi Birger
Casa Editrice: Piemme Besteller
Pagine: 180


TRAMA
16 anni sono troppo pochi per conoscere gli orrori di un campo di sterminio, per sopportare il freddo e alla fine, per ascoltare le atroci battute dei soldati, per vedere morire le persone accanto a te come bestie in un macello, per essere spinti sino sulla porta di un forno crematorio. Sembrerebbe impossibile trovare la forza di sopravvivere, di tirare avanti, di continuare a lavorare, a sperare d' amare. Ma Trudi Birger c'è l'ha fatta. Questa è una storia vera . La storia di una ragazzina che, dai tè danzanti di Francoforte, si trova rinchiusa nel ghetto di kovno, prima di finire nell'infamante campo di Stutthof. E' la storia di una figlia che rifiuta di salvarsi per non abbandonare la madre, perché sa che solo da quel legame intenso e  profondo porta attingere la forza per continuare  a sperare. Nella semplicità del suo racconto autobiografico, Trudi Birger ci guida tra le atrocità e la sofferenze dell'olocausto per svelarci la forza della speranza che non si arrende, dei sogni che rifiutano di morire, degli effetti che ti tengono invita.

Recensione

Cari lettori questo libro è commuovente e dalla semplicità della lettrice si capisce cosa ha passato. Non ha mai avuto più un infanzia gliel' hanno strappata quando ci furono le persecuzioni razziali. E per sopravvivere a tutto questo, sorrideva ai suoi nemici, ma d'allora non gli è più riuscito ridere con semplicità ma come una cosa forzata.  Quando si subisce cose che non si possono concepire, non si possono capire, ti distruggono psicologicamente, sei segnato a vita hai paura, la notte fai incubi, hai le ansie, sentire voci,e ti puoi suicidare.Molti prigionieri hanno avuto tutti questi sintomi. Cari lettori siamo vicini al giorno della memoria  vi consiglio di leggerlo, è semplice e molto bello.






HEIDI



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Titolo: Heidi
Autrice: Johanna Spyri
Pagine : 248


TRAMA
Heidi è rimasta orfana in tenera età  e sua zia Deith si è presa cura di lei fino all'età di 6 anni. Ma la zia trova lavoro a Francoforte e non può occuparsene della bambina : è quindi costretta ad affidarla all'unico suo parente ancora in vita, il nonno da tutti conosciuto come :" il vecchio delle alpe" uomo burbero e misantropo, che vive una casetta di montagna isolato o da tutti. Il vecchio prende in casa la bambina di malavoglia, ma la simpatia e l'innocenza di Heidi hanno subito la meglio della sua ruvida scorza di un uomo burbero. Molto velocemente Haide ,smessi gli abiti da cittadina quelle era stata fino a quel giorno, si abitua alla vita della montagna con la sua natura incontaminata , ogni giorno alla scoperta delle cose meravigliose che la montagna offre . Incontra Peter , un pastorello che si occupa delle pecore del nonno , che diventerà subito il suo più grande amico. Immediatamente  il nonno si rende conto quindi che Heidi , che inizialmente lui aveva reputato quasi un peso ed un inutile distrazione dal suo isolamento , diventa un supporto indispensabile per la sua vita solitaria ad un valido aiuto anche per le incombenze di tutti i giorni. Heidi infatti si occuperà dei lavori domestici , della cura delle pecore della preparazione del formaggio di capra, che  il nonno andrà a vendere al villaggio sottostante.La zia Deith è comunque convinta che non sia giusto che la piccolo a viva a lungo con il vecchio misantropo isolata su in montagna . Ritorna quindi da Francoforte dopo aver trovato per Heidi l'occasione di vivere a casa di  una famiglia dove abita Clara, una ragazza di 10 anni costretta su una sedia a rotelle da una malattia. Heidi sarebbe dovuta diventare quindi una sorta di " dama" di compagnia a Clara. Heidi è costretta quindi a abbandonare il nonno e i suoi amati pascoli e si ritrova catapultata nella frenetica Francoforte.Al suo arrivo nella sua nuova casa , la bambina prova subito un istintiva e ricambiata simpatia per Clara , ma  stenta ad inserirsi nei ritmi di vita della sua famiglia , osteggiata anche dalla signora Rottenmeier, l'arcigna governante della casa ed istitutrice di Clara. Fortunatamente la nonna di Clara , che ogni tanto va a trovare la nipote riesce a comprendere Heidi e il suo carattere solare, lo è di conforto e l'aiuta a sopportare meglio la lontananza dal suo amato mondo di montagna. Heidi , dopo molte difficoltà , riesce a convincere la nonna ed il padre di Clara a portare la ragazzina in montagna per una breve vacanza , durante la quale l'amica, rinvigorita dall'aria salubre e dal cibo sano,riuscirà anche ad abbandonare la sedia a rotelle e a camminare. Haidi ritornerà definitivamente a vivere a casa del nonno senza però dimenticare Clara , la sua grande amica di Francoforte.

RECENSIONE

Perché leggere Heidi  oggi?,  perché è scritto proprio per le persone , con grande affetto e partecipazione per i loro sentimenti e le loro emozioni. Certo i tempi sono cambiati da quando Heidi è stato pubblicato e con essi le persone di tutto il mondo , ma l'ottimismo verso il futuro e la disponibilità forse un può ingenua verso gli esseri umani sono proprio dell'infanzia, anche ai nostri genitori. Poi perché, secondo le regole del romanzo classico,  con descrizioni accurate e mai noiose di luoghi, situazioni, personaggi indimenticabili. Infine perché insegna ad amare la Natura, come si cerca di fare oggi, anche se con il sentimento di un secolo fa. Una Natura amica, ma anche potente, tanto più potente dell'uomo.

Finchè le stelle saranno in cielo






Titolo: Finché le stelle saranno in cielo
Autrice: Kristin Harmeil
Casa Editrice: Garzanti
Pagine: 355
Prezzo: 13,94

Trama
Da sempre Ros, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue varie radici, ai suoi 17 anni, in una pasticceria sulla senna.Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima che sia troppo tardi è venuto il tempo di dar voce all'ultimo  desiderio ritrovare la sua famiglia, a Parigi. E dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa  .Ros affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi di una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cope Code. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso e confessionale le proprie origini: Non e cattolica, come credeva la nipote, ma è ebrea. Ed è sopravvissuta al' Olocausto solo attraverso i libri , e mai avrebbe pensato che la sua nonna fosse una delle vittime scappate all'eccidio. Per questo, per andare un senso anche al proprio passato, Hop parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Piace Des Vosges, la sinagoga e la moschea  che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo. Della giovane Hope a svelarne il segreto ancora più misterioso come indica il suo stesso nome- di speranza. E  anche al lettore un segreto ancora più misterioso, una luce inatteso negli anni bui del'olocasto, un evento tanto  storicamente accertato quanto poco conosciuto, che tutta via ha dell'orrore di molte persone.

RECENSIONE
L'autrice fa capire che il passato è importante per non dimenticare. Ha messo anche un punto molto fondamentale e cioè Le religioni sono monoteiste e che è inutile guerreggiare tra di loro. Ma bensì ricordarci che nel 1940 molti mussulmani hanno salvato ebrei dal' eccidio. E quindi siamo tutti fratelli davanti a gli occhi di Dio . In questo libro  si può delineare come l'autrice mette in risalto l'amore travagliato tra Jacop Levi e Rose.

giovedì 14 marzo 2013





TITOLO: Cinquanta sfumature di nero
AUTRICE: E.L.James
CASA EDITICE: Mondadori
PAGINE: 594
PREZZO: 14, 90

TRAMA

Profondamente turbata dagli oscuri segreti del giovane e inquietante  imprenditore Cristian Grey, Anastasia Steele ha messo fine alla l' ora relazione e ha deciso di in iniziare  un nuovo lavoro in una casa editrice. Ma il resistibile attrazione per Grey domina ancora ogni suo pensiero e quando lui le propone di rivedersi, lei non riesce a dire di no. Pur di non perderla  Cristian è disposto a ridefinire i termini del loro accordo e a svelare qualcosa in più di se rendendo cosi il loro rapporto ancora più profondo e sconvolgente. Quando finalmente tutto sembra andare per il meglio, i fantasmi del passato si materializzano prepotentemente e Ana si trova a fare i conti con due donne che hanno avuto un ruolo importante nella vita di Cristian. Di nuovo  il loro rapporto è minacciato e a questo punto Ana deve affrontare la decisione più importante della sua vita, e la puç prenderla soltanto lei...

RECENSIONE
Ottimo libro straziante, angosciante, pieno di colpi di scena e la bellissima Ana riesce a cambiare il tenebroso Cristian. Cinquanta sfumature di nero vuol dire la notte. Cristian infatti è un uomo pieno di incubi che gli tornano la notte. Ma Ana è l'ancora di salvezza di Cristian è la sua luce.... Devo ammetterlo è più bello il secondo che il primo. Non vedo l' ora di leggere il terzo perché ritorna un altro personaggio inquietante. Non potrei mai immaginare un bambino con gli occhi grigi che ha subito cose inaudite.



                                                         
                                         

                                                               
                                                             














Beastly


Titolo: BEASTLY
Autrice: ALEX FLINN
Casa editrice; Libreria Elledici.
Prezzo: 9:00
Pagine; 375

TRAMA
Kyle Kingsbury è ricco e popolare. A scuola è considerato quasi un dio, è abituato a prendersi gioco di tutti e quando arriva Kendra, una ragazza bruttina ed emarginata, decide di farle un terribile scherzo.Non puo sapere che lei, una strega sotto mentite spoglie, lo maledirà per la sua cattiveria, tramutandoli in una bestia.Orribilmente deturpato,Kyle è costretto a vivere isolato nell'appartamento-prigione in cui il padre, un noto personaggio televisivo, l'ha confinato per nasconderlo.A fargli compagnia, solo Magda, la governante, e Will, un insegnante privato. Due anni: questo il tempo che Kyle ha per spezzare l'incantesimo, e l'unico modo è innamorarsi ed essere riamato.Altrimenti rimarrà cosi per sempre.Dopo un anno di solitudine e fallimenti, Kyle comincia a cambiare, non è più il ragazzo prepotente, viziato, materialista, di una volta e, quando ormai ogni speranza sembra  perduta,un ladro, sorpreso  in casa e disposto a tutto per passarla liscia, gli consegna la figlia, Lind, in cambio del suo silenzi.La ragazza è l'ultima possibilità  per Kyle di rompere l'incantesimo prima che scada il tempo.

RECENSIONE
Questo libro quando lo leggevo mi ha fatto ritornare  bambina quando vedevo e vedo il cartone la bella e la bestia.Ho amato questo libro tratto dal cartone ma narrato nei tempi nostri.Ho visto il film ma non è uguale al libro. Mi ha fatto riscoprire cosa vuol dire non essere accettati che solo la bellezza  conta e il denaro e ahimè molte anime la pensano cosi e invece è bello la semplicità delle persone e di accettarle il bello e il brutto.Sopratutto nei rapporti sentimentali. Non è bello  essere belli e poi nell'animo essere una bestia, perché agli occhi della gente non sei considerato un dio ma un mostro, perché l'anima rispecchia il corpo e Kyle ne sa qualcosa. Ma è importante amarci e  essere amati per quelli che siamo e non per quelli che non siamo. Leggetelo e capirete cosa vuol dire essere accettati anche se sei una bestia.







Alice nel paese della vaporità


Titolo: Alice Nel Paese della Vaporità
Autore: Francesco Dimitri
Casa editrice: TEA
Prezzo 8,90
Pagine:279

TRAMA

Ben è un giovane Lodinese che soffre di Allucinazioni. Per lavoro legge manoscritti.Una notte gli arriva un libro intitolato Alice nel Paese della Vaporeità . Con lui seguiamo la storia di Alice, un antropologa che vive in una Londra vittoriana che non è mai esistita. Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni. Una terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui "giusto" e " sbagliato" sono soltanto parole e in cui le parole stesse si trasformano in odori e sensazioni.Quella di Alice inizia come una ricerca , ma si trasforma subito in una lotta per la vita e la morte.Alice dovrà sopra vive  in una terra oscura, in cui non c'è differenza tra orrore e meraviglia. Ben legge la sua storia. E qualcosa succede  anche a lui.

Recensione
Cosa posso dire di questo libro meraviglioso, folle, che ti lascia perplesso.. La copertina è bella rappresenta  Alice; mentre lo leggete ci sarà stupore, paura, tensione, angoscia, tristezza e un senso di vuoto perché non sappiamo se siamo reali o no... Vi consiglio di leggerlo..  Una frase che mi ha colpito è:
Stare con le storie perchè li era al sicuro ,molto di più con le persone.Le storie non ti aggredivano ,non se ne andavano, se ne stavano al loro posto e facevano il loro dovere