Titolo: Le emozioni dfiettose
Autrice: Laurie Halse AndersonPagine:214
Trama: Kate Malone frequenta l’ultimo anno di liceo ed è bravissima in chimica. Ha fatto domanda di ammissione all’università più importante del paese e, in attesa della lettera di risposta, corre a più non posso, di notte e di giorno.
Corre per punirsi, per annullarsi, per non sentire l’ansia e la rabbia che le aggrovigliano le viscere e per fuggire da quel dolore che ha il nome di sua madre, morta molti anni prima.
Quando però la casa dei vicini viene distrutta da un incendio, Kate è costretta a fermarsi per affrontare con coraggio se stessa e una realtà del tutto inaspettata. Un’altra prova magistrale di Laurie Halse Anderson, scrittrice pluripremiata e considerata una delle dieci autrici di YA più influenti nel mondo, tra le pochissime capaci di descrivere il complicato universo dei teenager.
Dal libro:
Aspetto che tutti siano andati a dormire, poi m’infilo le scarpe da ginnastica ed esco. Le file di case che costeggiano la strada sono le pareti di un labirinto da cui sto cercando di uscire. È come se il mio respiro provenisse da un altro corpo. Ho paura di aprire la bocca e dire qualcosa, perché potrei mettermi a urlare. Mi sento come se mi avessero tagliato in tanti piccoli pezzi di Kate che sono tutti uguali a me, corrono come me, parlano come me, si comportano come dovrebbero, ma si sono persi in questo labirinto. Kate Cattiva – che mi sta sempre addosso – dice che il labirinto è sempre stato lì, sono io che adesso riesco a vederlo per la prima volta perché porto le lenti a contatto. Kate Buona non fa che dire cose senza senso, è ora di andare a dormire
Recensione: Quando ho deciso di leggere questo libro, ero a casa di una mia amica.
Questo libro si trovava sopra un mobile, da quando l'ho preso in mano, è come se lui mi avesse chiamato.
Leggendolo mi ha affascinato la protagonista Kate, perchè parla molto con se stessa, sembra quasi che abbia due personalità, la Kate buona e quella cattiva; un'altra cosa che mi ha colpito del libro è stata la maniera in cui la scrittrice ha scritto il libro, l'ho trovato molto conciso diretto con un linguaggio semplice, e mi ha colpito ciò che la scrittrice alla fine dice: Non è vero che gli scrittori sono persone solitarie.
Mi ha colpito anche quando rivolge le scuse per come ha scritto tale storia nel caso ci fossero stati errori di ortografia.
Invece come dice il mio amato Stephen King: Gli errori per noi scrittori sono come le impronte digitali.
Cari lettori vi consiglio di acquistare questo libro, così potrete approfondire, alcune cose di voi stessi, che avete celate...............
bella recensione Ele: sono contenta che ti sia piaciuto :)
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